Kering ha chiuso il primo trimestre del 2017 con ricavi consolidati balzati del 31,2% a 3,57 miliardi di euro (+28,6% a perimetro costante).
In positivo, spiega la nota ufficiale, la performance in tutte le aree geografiche ad eccezione del Giappone.
Guardando ai diversi segmenti, le attività nel comparto del lusso hanno regitrato un aumento dei ricavi del 34% a 2,4 miliardi di euro (+31,6% a perimetro costante), mentre il settore sport e lifestyle ha segnato un +16,5% a 1,06 miliardi (+14% a perimetro costante).
A trainare le luxury activities è il +51,4% del turnover di Gucci, forte del successo delle collezioni targate Alessandro Michele: “Le collezioni di Gucci – si legge sempre nel comunicato ufficiale – hanno confermato la loro popolarità nel trimestre, con una crescita double digit per tutte le categorie di prodotto e un sempre crescente appealing del ready-to-wear e delle calzature.
Eccellente anche la performance dei leather goods”.
Guardando alle altre griffe controllate dal colosso francese, Saint Laurent conferma l’accelerazione degli ultimi anni con un +35,4% (+46% in Europa e +48,1% in Asia-Pacific con la prima collezione firmata da Anthony Vaccarello, nei negozi da gennaio 2017), mentre Bottega Veneta vede un ritorno alla crescita con un +4,7 per cento. I ricavi degli altri marchi del lusso sono saliti complessivamente di 12,3 punti percentuali.
Per la prima volta il gruppo consolida anche l’attività di Kering Eyewear che, “al lordo delle vendite intragruppo e delle royalties, ha messo a segno un giro d’affari per 112,9 milioni di euro”. I ricavi netti si sono attestati a 85,5 milioni.
Gucci, intanto, è l’unico marchio italiano a rientrare nella classifica ‘The Best Companies To Work For In Fashion’ stilata da Bof.
Fonte: Pambianco news